Perchè “hang ten”?
- Annalisa Bertucci
- 28 ott 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 1 nov 2024

L'“hang ten” è una delle manovre più emblematiche del surf, particolarmente associata allo stile classico degli anni ’70. Questa tecnica, che consiste nello scivolare sull'onda con tutte e dieci le dita dei piedi sulla punta della tavola, dimostra non solo abilità ed equilibrio, ma evoca anche un'estetica e uno spirito di libertà caratteristici di quell'epoca.
Negli anni ’70, il surf non era solo uno sport, ma uno stile di vita. I surfisti cercavano la connessione perfetta con l'oceano, e l'“hang ten” catturava proprio quell'essenza. Eseguendo questa manovra, il surfista si sposta verso la parte anteriore della tavola, allungando le braccia e portando i piedi fino al bordo, creando un'immagine elegante e audace che è diventata sinonimo della cultura surfistica dell'epoca.
Questo movimento era spesso accompagnato dalla musica surf rock, che risuonava sulle spiagge e contribuiva all'atmosfera di libertà e avventura. Le tavole da surf, più lunghe e larghe a quel tempo, facilitavano questa manovra, permettendo ai surfisti di dedicarsi all'espressione artistica sulle onde. L’“hang ten” divenne un simbolo dello stile spensierato e dell’amore per l’oceano che definivano una generazione.
In sintesi, l’“hang ten” non rappresenta solo un’abilità tecnica nel surf, ma anche una profonda connessione con la cultura degli anni ’70 e il contesto culturale ed emotivo che lo circonda, permettendoti di catturare l’essenza di questa manovra iconica del surf classico, in cui la ricerca della perfezione in ogni onda rifletteva un desiderio di libertà e autenticità che risuona ancora oggi nella comunità dei surfisti.
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